Senegal chiede criminalizzazione gay, l'Omofobia è una battaglia transnazionale

Immagini che ci hanno inorridito! Tra quegli uomini Senegalesi c'erano sicuramente tantissimi gay, spaventati, ad urlare l'odio contro Se come unica forma di salvezza.

L'Europa per milioni di gay perseguitati è un proto sicuro, l'unico approdo per sopravvivere alla caccia all'uomo ed alla donna. 
Non possiamo essere indifferenti! Nel frattempo migliaia di persone hanno manifestato a Dakar, in Senegal dopo che il parlamento ha respinto un progetto di legge per inasprire le pene che riguardano l’omosessualità. Dal nostro punto di vista l'unica cosa illegale è quella manifestazione che tradisce lo spirito della Dichiarazione Universale dell'uomo e ed ogni codice etico ed umano.
L'italia scriva una lettera di protesta all'ambasciatore Senegalese in Italia e provveda ad attivare tramite l'ambasciata Italiana a Dakar attività per aprire corridoi umanitari a singoli che chiedano protezione e salvezza in UE.
Il Senegal è un Paese a maggioranza musulmana, non è illegale dichiararsi gay, ma il sesso in flagranza è punito con il carcere fino a cinque anni. Anche lo stupro è considerato prova di "flagranza" quindi le vittime se denunciano si auto denunciano e dunque per terrore non lo fanno.

La legge bocciata era stata proposta da quattro deputati e prevedeva di inasprire le pene "contro chi sia stato riconosciuto colpevole di atti spudorati o contro natura con individui dello stesso sesso" fino a dieci anni e una multa fino a una cifra equivalente a 7.600 euro